Morozzo

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Morozzo
comune
Morozzo – Stemma
Morozzo – Veduta
Morozzo – Veduta
Chiesa della Natività di Maria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoMauro Fissore (lista civica) dal 31-5-2015
Territorio
Coordinate44°25′44.33″N 7°41′01.71″E / 44.42898°N 7.683807°E44.42898; 7.683807 (Morozzo)
Altitudine431 m s.l.m.
Superficie22,19 km²
Abitanti2 001[1] (30-4-2023)
Densità90,18 ab./km²
FrazioniConsovero, Riforano, Trucchi
Comuni confinantiBeinette, Castelletto Stura, Cuneo, Margarita, Mondovì, Montanera, Rocca de' Baldi, Sant'Albano Stura
Altre informazioni
Cod. postale12040
Prefisso0171
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004144
Cod. catastaleF743
TargaCN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 850 GG[3]
Nome abitantimorozzesi
PatronoNatività di Maria
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Morozzo
Morozzo
Morozzo – Mappa
Morozzo – Mappa
Posizione di Morozzo nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Morozzo (Moross in piemontese) è un comune italiano di 2 001 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. Si trova presso la confluenza tra il Pesio e il Brobbio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le più antiche notizie su Morozzo provengono da alcuni reperti romani custoditi al museo civico di Cuneo, grazie ai quali si ipotizza una fondazione ligure e successivamente romana. Il paese sorse su un bricchetto (piccola collina) sulle rive del torrente Brobbio e in epoca romana fu sede di un fortilizio; nei secoli medievali divenne centro nevralgico del potere che Morozzo esercitava sul suo contado, esteso dalle Frabose (i centri abitati di Frabosa Soprana e Frabosa Sottana) fino al fiume Stura di Demonte. Nel 1200 iniziò per Morozzo una lunga serie di lotte con le nascenti città di Cuneo e Mondovì in quanto alleata con il potente vescovo d'Asti. Morozzo subì successivamente il dominio degli Angiò e successivamente entrò nell'orbita dei Savoia. Morozzo cambiò diverse volte nome: dall'antico nome di Antibo a Morotio e a Moroty durante Napoleone, oggi si suppone che il nome Morozzo le fosse stato attribuito durante le invasioni saracene[senza fonte].

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Nel Medioevo si ha notizia di alcune tracce genealogiche dei primi Signori di Morozzo, che discendevano dagli Alinei, casata franca di nazione e legge salica[4]. Gli Alinei avevano come capostipite Alineo I figlio di Robaldo I originario del nord della Neustria, che dall'843 fu Cavaliere di Carlo il Calvo. Alineo I già Vassallo nella Neustria francese di Ruggero e Arduino, venne in Piemonte verso il 900 in compagnia dei due fratelli Arduinici[4]. Elencando alcuni degli innumerevoli discendenti di Alineo I, che diedero origine ad uno, dei tanti rami dei Signori di Morozzo, abbiamo: Alineo I che generò Robaldo II, il quale ebbe due figli, Alineo II ed Anselmo, da Alineo II nacquue Robaldo III, che insieme ai sui figli Alberto e Bosone furono Signori di Morozzo, Bosone generò Wido o Guido, dal quale nacque Amedeo detto il Pulisello e di Ardizzone[4]. Tutti furono Signori di Morozzo, proprietari di Castelli, Ville e vasti territori, ed ebbero numerosa discendenza, dando origine a varie nobili famiglie sia in Morozzo che nel cuneese.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Santuario del Bricchetto[modifica | modifica wikitesto]

Piccolo santuario affacciato sul torrente Brobbio in una posizione panoramica. La piccola chiesa è ciò che resta della più grande chiesa del castello ivi presente nel medioevo. Nel 1491 fu affrescata da un noto pittore locale tal Giovanni Mazzucco che dotò la chiesa di un ben conservato ciclo pittorico sulla vita della Madonna. Nel XIX la piccola cappella è stata ingrandita e nel 1903 è stata dichiarata santuario. Nelle cripte si trovano le tombe dei marchesi di Pamparato proprietari del castello poco distante.

Cappella di Santo Stefano[modifica | modifica wikitesto]

Posta poco fuori dall'abitato, questa cappella conserva un ciclo pittorico risalente al XV secolo coperto dalla calce utilizzata come disinfettante dopo che la chiesa fu usata come lazzaretto.

Conventi[modifica | modifica wikitesto]

Morozzo era circondata da quattro conventi: il priorato di san Biagio e il convento femminile di Pogliola (non più esistente) ricadono nel comune di Mondovì mentre quello di San Quirico (Rocca de' Baldi) e l'odierna cascina Fabbrica sono diventate aziende agricole.

Cappella di san Grato[modifica | modifica wikitesto]

Piccola cappella verso Borgo Rosso chiusa da decenni al culto.

Chiesa di san Rocco[modifica | modifica wikitesto]

Confraternita costruita nel XIX secolo era la sede delle corporazioni religiose sciolte negli verso le metà del secolo scorso, dopo decenni di abbandono viene ora usata sia per il culto che per eventi pubblici.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Castello dei marchesi Cordero di Pamparato[modifica | modifica wikitesto]

Residenza di campagna dei marchesi Cordero è un esempio di villa di campagna del XVIII secolo caratterizzata dalla sua maestosità e dalle linee severe e tonalità rosso cupo. Dopo decenni di completo abbandono, dal 2010 sono iniziati i lavori di restauro che lo hanno portato alla forma originale.

Palazzo Cordero di Montezemolo[modifica | modifica wikitesto]

Esempio di barocco piemontese sito nel centro del paese oggi è di proprietà privata e quindi non visibile al pubblico. Conserva un oratorio seicentesco dedicato a San Gregorio.

Torre di avvistamento[modifica | modifica wikitesto]

Situata verso Riforano è definita dai morozzesi la turota e si presuppone sia medioevale.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Morozzo sono 156[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:

  1. Romania, 65
  2. Albania, 32
  3. Marocco, 29

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

La fiera del cappone si svolge a metà dicembre e ha radici lontane: la prima edizione risale al periodo successivo alla prima guerra mondiale. Il cappone è stato riconosciuto come primo presidio di Slow Food nel 1999. Le attuali normative prevedono l'allevamento a terra in libertà o in recinti con almeno 5 metri quadrati a disposizione per capo, l'alimentazione con soli prodotti vegetali e vietano la rimozione di cresta a bargigli durante la castrazione dell'animale.[8] Vengono utilizzate razze avicole locali e, in particolare, la Bionda piemontese.[9]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Nel Comune di Morozzo transita la linea 11 Cuneo-Morozzo della conurbazione di Cuneo, che collega il comune alla città di Cuneo, così da permettere ai cittadini l'accesso ai collegamenti offerti dal trasporto pubblico extraurbano e alla stazione ferroviaria di Cuneo, visto che il comune in questione non è servito da trasporto su rotaia.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 luglio 1985 10 giugno 1990 Aldo Rossi Democrazia Cristiana Sindaco [10]
10 giugno 1990 24 aprile 1995 Aldo Rossi Democrazia Cristiana Sindaco [10]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Aldo Rossi lista civica Sindaco [10]
14 giugno 1999 15 gennaio 2000 Aldo Rossi lista civica Sindaco [10]
17 aprile 2000 5 aprile 2005 Valter Tomatis lista civica Sindaco [10]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Valter Tomatis lista civica Sindaco [10]
30 marzo 2010 1º giugno 2015 Piero Vittorio Rossaro lista civica Sindaco [10]
1º giugno 2015 in carica Mauro Fissore lista civica: ascolto e servizio Sindaco [10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c Giovanni Battista Adriani," Degli Antichi Signori di Sarmatorio Manzano Monfalcone indi degli Operti di Fossano Memorie-Storico-Genealogiche", 1853 Torino p.13-14-15 e.s.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  7. ^ Dati superiori alle 20 unità
  8. ^ Cappone di Morozzo, su capponedimorozzo.it, Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione del Cappone di Morozzo e delle Produzioni Avicole Tradizionali. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  9. ^ A17000 - Agricoltura, Cappone di Morozzo - PAT, su piemonteagri.it, Regione Piemonte. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  10. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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